Nel primo semestre 2025 i canoni di locazione sono saliti del 5,5% contro un +2,1% dei prezzi di vendita, portando la media nazionale a 14,3 €/m², massimo storico dal 2012.
Contesto
- Il Nord-Ovest sfiora i 16,3 €/m², mentre Milano tocca picchi oltre i 22 €/m².
- L’offerta di affitti cresce (+15,6%) ma la domanda cala nei grandi capoluoghi (-21%), segnale che i canoni hanno superato la soglia di sopportabilità.
- Parallelamente, l’interesse per l’acquisto torna a +14% perché i tassi mutuo scendono e il differenziale affitto/vendita si restringe.
Spunti di riflessione
- Strategia “rent to rent”: con canoni al top, una sub-locazione professionale può generare margini interessanti, purché si negozi un canone fisso conveniente con il proprietario.
- Opportunismo contrarian: dove l’offerta di locazioni si sta accumulando (ad es. Firenze o Roma centro), si aprono spiragli per acquistare asset scontati e riconvertirli a medio termine.
- Inflazione contrattuale moderata: l’adeguamento ISTAT al 1,5% FOI permette di proteggere i ricavi senza innescare aumenti che allontanano gli inquilini di qualità.
Hai già calcolato se per il tuo target di inquilino conviene proporre contratti “3+2” calmierati con benefit green (bollette più leggere) invece di inseguire l’ultimo euro di canone? Potrebbe essere la chiave per una vacancy vicino allo zero.