Il primo semestre 2025 si è chiuso con 5,48 miliardi € di investimenti immobiliari, +45% rispetto al 2024, trainati da capitali esteri e da un ritorno deciso dell’hospitality.
Contesto
- Hospitality e retail assorbono circa metà dei volumi totali, con 1,2–1,3 miliardi € già allocati nei primi sei mesi.
- Roma catalizza il 25% dei capitali alberghieri, seguita da Milano e località turistiche come Capri e il Lago di Como.
- Il prime yield resta stabile (4,25% a Milano, 4,75% a Roma), ma i canoni “prime” crescono: 730 €/m²/anno nel CBD milanese.
Spunti di riflessione
- Hospitality “value-add”: gli operatori cercano strutture da riposizionare, non solo trophy asset.
- Diversificazione geografica: emergono Como, Genova, Verona e destinazioni lacustri o balneari di fascia alta.
- Timing e finanza: la discesa dei tassi BCE riduce il costo‐capitale e amplia la finestra di ingresso per i piccoli investitori che puntano a formule buy-to-let o frazionamento turistico.
Il 2025 potrebbe essere l’anno giusto per entrare in segmenti “ibridi” (boutique-hotel + short-stay apartments). Quale micro-destinazione allineata al tuo budget ti permette di cavalcare la curva di rivalutazione prima che arrivi la prossima ondata di capitali istituzionali?