Se pensi che il mattone sia immobile, ripensaci: l’intelligenza artificiale promette di generare 535 mld € di ricchezza entro il 2035 nelle filiere del real estate italiano. E la ricaduta riguarda anche chi gestisce un trilocale a reddito.
Report presentati il 18 agosto mostrano come data-analytics, computer vision e algoritmi di dynamic pricing stiano scavalcando i vecchi fogli Excel delle agenzie. Le nuove piattaforme di property management sono ormai plug-and-play.
Spunti di riflessione
- Valutazioni flash: tool che incrociano annunci, catastali e flussi energetici riducono l’errore d’apprezzamento sotto il 3%.
- Predictive maintenance: sensori e IA segnalano perdite o guasti prima che diventino emergenze, tagliando del 15% i costi straordinari.
- Finanziamenti rapidi: engine AI accelerano il pre-screening mutui, riducendo il time-to-yes a 48 h in alcune banche digitali.
Integrare almeno un software di analisi degli affitti o di gestione proattiva degli impianti può dare al piccolo investitore lo stesso vantaggio informativo delle SGR: conoscenza in tempo reale = decisioni più rapide = rendimento protetto.